In gravidanza è necessario assicurare il giusto apporto di vitamine e minerali atti a sostenere il metabolismo materno e quello del nascituro, il quale richiede ingenti quantità di ferro per svilupparsi in modo sano.
Infatti, il ferro in questa fase è necessario per la produzione di emoglobina ed eritrociti, per la formazione e l’accrescimento della placenta e per una corretta ossigenazione dei tessuti materni e fetali.
L’aumento del fabbisogno di ferro durante la gestazione può variare in base alle condizioni di salute materne ed al periodo gravidico, ma generalmente si tende a passare da un incremento giornaliero di 0,8 mg/die nel primo trimestre fino ad un aumento di 7,5 mg/die nel terzo, per una media di circa 4,4 mg/die considerando l’intero periodo gestazionale.
Mediante l’assunzione di una sola compressa al giorno di Imunfer viene garantito un adeguato apporto di ferro, in grado di soddisfare pienamente l’incrementata richiesta di questo minerale. Grazie alla concomitante presenza di vitamina C, ne viene promosso l’assorbimento a livello del tratto intestinale duodenale.
Il rivestimento liposomiale del ferro oltre a garantire un’elevata biodisponibilità ed una migliore tollerabilità del ferro da parte dell’organismo, riduce i possibili fenomeni irritativi nel tratto gastroenterico e manifestazioni correlate quali bruciori di stomaco e nausea specialmente in un periodo così delicato, in cui il corpo materno può essere ipersensibile.
Il prodotto è arricchito con vitamine del gruppo B quali Vitamina B6, che oltre ad essere un fattore essenziale per il processo di emopoiesi risulta utile anche per attenuare la nausea gravidica(1), B12 e Acido folico, indispensabili per una corretta formazione ed un sano sviluppo del Sistema Nervoso. La presenza di Acido folico aiuta a ridurre il rischio di difetti del tubo neurale come spina bifida, malformazioni a livello cefalico e ritardo mentale. Studi scientifici hanno dimostrato che l’assunzione di almeno 400 mcg di acido folico al giorno per almeno un mese prima del concepimento e per tutta la durata del primo trimestre contribuiscono alla riduzione del 70% del rischio di difetti congeniti.